Thursday, July 06, 2006

12 novembre 2003 - Per non dimenticare

ARCHIVIO - “Sgomento esecrezione, orrore sono questi i sentimenti che come me provano tutti gli italiani. L’Italia è in lutto, questi attentati contro gli Stati Uniti colpiscono e offendono l’intera comunità internazionale. Richiedono una lotta senza quartiere contro il terrorismo, sappiamo di difendere in questo modo i valori che sono alla base della civiltà e della pacifica convivenza tra i popoli. I popoli liberi devono essere uniti e compatti nella risposta a questo atto di guerra contro il mondo civile.” Sono queste le parole nel nostro Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che seguirono a poche ore di distanza lo schianto degli aerei di linea, dirottati dai terroristi kamikaze, contro le torri del Word Trade Center di Manhattan a New York, contro il Pentagono, e del quarto velivolo dirottato e precipitato vicino a Pittsburgh in Pennsylvania.Oggi in una giornata di novembre le notizie e le immagini che ci giungono dall’Irak scuotono ed indignano il mondo intero. Nella città di Nassirya, dove opera il contingente italiano che fa capo all’operazione di pace “Antica Babilonia”, alle ore 10.40 locali (le 08.40 in Italia) un attacco kamikaze, di inaudita violenza, viene sferrato nei confronti del Comando italiano. Il bilancio è raccapricciante: uccisi dodici Carabinieri, cinque militari dell’Esercito italiano, due civili italiani, nove civili iracheni tra i quali quattro bambini, inoltre una ventina di italiani e molti altri iracheni feriti.Un dolore lancinante ha percorso l’intera penisola, un dolore che ci aveva accompagnato quel 11 settembre 2001. Una sofferenza scaturita da una grave offesa allo spirito civile dell’intera comunità internazionale. Oggi come ieri le parole del nostro Capo dello Stato risuonano come un invito a non sentirci intimiditi dalle minacce del terrore. Esse ci richiamano alla coesione contro un obiettivo comune: sradicare il terrorismo. Le menti folli e deviate di chi incita ad eseguire questi massacri, devono scontrarsi e dovranno sempre imbattersi, con gli ideali che fondano i paesi civili: libertà, democrazia, giustizia e tolleranza; la pazzia contro la ragione.Stefano Folli sulle colonne del Corriere della Sera ha scritto: “I bambini iracheni dilaniati dalla stessa bomba che ha spezzato la vita di diciotto italiani sono un monumento all’indegnità morale del fondamentalismo”. Non c’è proprio nient’altro da aggiungere a questo ennesimo atto di guerra al mondo civile.
Copyright © 2003 by Aljosha Pasquali

0 Comments:

Post a Comment

<< Home